La MALACOLOGIA è la scienza che si applica allo studio dei molluschi conchiferi (cioè dotati di conchiglia) e non. Mentre il malacologo non si limita ad osservare l’oggetto ma allarga l’indagine alla biologia e all’habitat dei molluschi, il “conchigliologo” si ferma alla valutazione delle svariate forme e i colori di una conchiglia più che altro attratto dalla bellezza dell’oggetto in quanto tale. Chissà quante volte passeggiando lungo la battigia abbiamo incontrato una conchiglia e ne siamo rimasti incuriositi per la loro forma e bellezza e le abbiamo raccolte. Ma la conoscenza di queste creature del mare è molto superficiale e spesso si limita solo a considerazioni di carattere estetico ed alimentare. Si crede infatti che esse siano semplicemente delle “case” viaggianti che questi graziosi animali costruiscono per rintanarsi in caso di pericolo. La conchiglia è in effetti qualcosa di più di una “casa”, essa è di fatto lo scheletro dell’animale ossia il sostegno per le parti molli dello stesso (esoscheletro – scheletro esterno), senza non potrebbe sopravvivere. Nella convinzione di molti si ritiene che il mollusco privato del proprio nicchio sia in grado di costruirsene uno a addirittura trovarsene un altro, ma così non è poichè senza la propria “casa” il mollusco muore. E’ come se ad un qualsiasi vertebrato, uomo compreso togliessimo la struttura ossea interna (c.d. “endoscheletro), gli organi non avrebbero alcun sostegno e la vita non sarebbe possibile. La conchiglia rappresenta una struttura abbastanza complessa, essa è costituita per lo più da carbonato di calcio ed in piccole quantità da altre sostanze che variano da genere a genere. In via schematica la conchiglia è formata da tre strati prevalenti: il primo, il più esterno, è chiamato PERIOSTRACO; la parte mediana è chiamata OSTRACO; la parte più interna è chiamata IPOSTRACO, che in alcuni casi forma la madreperla, un insieme di lamine sottili di aragonite, che disposte in modo particolare una sull’altra, riflettono la luce in modo insolito provocando fenomeni di iridescenza policroma (vedi Haliotis, Turbo, Trochus). Tutti gli strati vengono tenuti assieme da una sostanza organica che forma un reticolo microscopico e viene chiamata CONCHIOLINA anch’essa di consistenza variabile a seconda dei singoli generi. La variabilità nel mondo dei molluschi rappresenta la regola. Spessissimo anche tra più esemplari di una medesima specie si riscontra un accentuato polimorfismo che da sempre ha appassionato e posto in contrasto gli studiosi e gli appassionati di conchiglie. Per tali ragioni stimare oggi il numero effettivo dei molluschi viventi sul nostro pianeta è pressocchè impossibile; enorme è il numero di sinonimie e di specie dubbie che costantemente vengono revisionate, accorpate, separate in un vorticoso gioco di pareri, giudizi, pubblicazioni che rendono la malacologia bella ed appassionante non solo per l’oggetto che studia, la conchiglia, ma anche per l’occasione della ricerca e del continuo susseguirsi di scoperte e sorprese senza fine. Scritto da: Costantini/Agamennone Created by rswitalia.com 2007 - All rights reserved |